[…] io sono un modestissimo attore che non ha mutato,

né bruciato il copione quando dalla platea gli applausi

diventarono fischi […] Per il resto, si alzi il sipario.

La rappresentazione ha inizio

Giorgio Almirante

[…] la libertà di opinione, la libertà d’organizzazione,

la libertà della paura, la libertà del bisogno

diventeranno realtà solo nel quadro di una società nazionale

da cui sia bandita per sempre la guerra civile,

e quindi la vendetta, e quindi la tematica dell’odio […]

Giorgio Almirante

 

Dobbiamo trovare il modo

di restare uniti, di riuscire ad aggregare

sempre nuovi mondi, di abbandonare l’odio e il rancore,

di smetterla di puntare solo a distruggere

ed imparare invece a costruire

 

Giorgio Almirante

Ogni attore porta con sé

il proprio fardello e il proprio castigo […]

L’attore, al copione attinge con tutto lo spirito e con tutta

la carne, nel momento in cui sente intorno a sé gli altri, recita

per gli altri, si realizzaq nel riso e nel pianto degli altri, getta

via la maschera comica o tragica e scopre l’uomo…

Giorgio Almirante

“Non rinnegare non restaurare”
“Sto a Montecitorio dal 1948, da più di trent’anni. Il Msi si è trasformato, da quel nucleo iniziale di reduci del fascismo. Ormai fa parte stabilmente della geografia politica dell’Italia repubblicana. È stato un processo lento e difficile. Bene: ma lei crede davvero che io possa pensare di chiudere la mia carriera, la mia vita politica, facendo il becchino di un partito che muore perché una generazione si spegne per motivi anagrafici e un’altra perché chiusa in galera? Crede davvero che sia così miserabile da avere questa ambizione da nostalgico rincoglionito?”
“La destra o è coraggio o non è, è libertà o non è, è nazione o non è, così vi dico adesso, la destra o è Europa o non è. E vi dico qualcosa di più: l’Europa o va a destra o non si fa.”
“Noi siamo caduti e ci siamo rialzati parecchie volte. E se l’avversario irride alle nostre cadute, noi confidiamo nella nostra capacità di risollevarci. In altri tempi ci risollevammo per noi stessi, da qualche tempo ci siamo risollevati per voi, giovani, per salutarvi in piedi nel momento del commiato, per trasmettervi la staffetta prima che ci cada di mano, come ad altri cadde nel momento in cui si accingeva a trasmetterla. Accogliete dunque, giovani, questo mio commiato come un ideale passaggio di consegne. E se volete un motto che vi ispiri e vi rafforzi, ricordate: Vivi come se tu dovessi morire subito. Pensa come se tu non dovessi morire mai.”

“Quando vedi la tua verità fiorire sulle labbra del tuo nemico, devi gioire, perché questo è il segno della vittoria”

“Vivi come se dovessi morire subito, pensa come se non dovessi morire mai”