Pubblichiamo l’articolo di Marco Vannucci nostro associato
Ma stavolta, le giustificazioni, ricordano quando marinavamo la scuola firmando la scusa sul diario imitando la firma di un genitore. 9 su 10 venivamo scoperti, ed allora erano guai. Ed il centro destra, alle recenti amministrative, ha perso. Inguaiandosi. E perso male. Quindi avanti con le giustificazioni, che sono arrivate, puntuali. Immancabili. Iniziando dal ricordare come nessuna, delle metropoli, era amministrata dal centro destra. Tutto vero, ma neppure dal centro sinistra vedi Roma e Torino, per esempio, oppure Napoli, guidata da una lista civica. Analizziamo questa sconfitta, anziutto la scelta dei candidati: nomi eccellenti, per carità! Ma nessuno di loro capace di smuovere la passione del Popolo, e nessuno di loro mai visto prima tra la gente comune. Sono apparsi all’improvviso come usciti dal cappello di un prestigiatore. Ed i leader dei partiti della coalizione del centro destra, Meloni e Salvini in testa, hanno le loro brave colpe, eccome! Purtroppo, nel ascoltare le loro dichiarazioni, non le hanno ancora capite. Mettersi contro il green pass è stata una scelta infelice quando i dati parlano di oltre lo 80% degli italiani vaccinati. Massimo rispetto per i no vax e nemmeno discuto sull’efficacia dei vaccini o se sono preferibili cure alternative, non sono un medico e non m’inoltro in materie a me sconosciute, però meritava andare contro la stragrande maggioranza degli italiani? Il no al green pass è una scelta di libertà, e potrei essere pure d’accordo, un green pass inutile iniziando dal trasporto urbano, ma lo Stato ha il diritto dovere di tentare di arginare questa maledetta pandemia ad ogni costo. Seppure commettendo errori. Che li ha fatti e pure tanti, soprattutto con le improvvide improvvsazioni del Governo precedente. Banchini con le rotelle, inutili e costosissimi, docet. La seconda nota, ancora più dolente, è l’accanimento politico contro il reddito di cittadinanza. Sappiamo tutti che, così com’è, il reddito di cittadinanza presenta delle gravissime lacune artefici dello sfruttamento da parte di persone indegne, dai mafiosi agli stranieri neppure residenti in Italia, ma promettere l’aiuto alle imprese, le assunzioni e quant’altro, sono promesse sulla carta. Mentre milioni di famiglie vivono con il sostentamento del reddito di cittadinanza. Famiglie che hanno fame oggi, non dopodomani. Inalienabile è il diritto dovere di serrarare ed intensificare i controlli, di migliorare la procedura in ogni fase, impiegare i riceventi il reddito in lavori socialmente utili. Si può togliere? Certamente, ma solo dopo che avrai dato il lavoro. Toglierlo senza il lavoro certo, cara Giorgia Meloni, significa l’essere lontani anni luce da quella destra sociale disegnata da Almirante. Non stupirti, quindi, se quelli come me non si sono recati alle urne. Non voto chi non mi vuole, non voto chi non mi difende, non voto chi vuole cacciarmi. E non voto, sappi, chi mescola galant’uomini come Giovanni Gentile con i neo Farinacci, esaltati e violenti come lo fu il Roberto da Isernia, seguendo gli stereotipi falsi come una moneta da 3 euro, che non esiste, fatti passare dalla sinistra che odia accusando gli altri di odiare.
Marco Vannucci
Mai concedere agli avversari un vantaggio, tale è astenersi dal voto. Se Giorgia ha commesso errori non è da meno chi ha disertato le urne.